- Timologia: la scienza delle emozioni
- da nell'attesa... n. 37 del 5 ottobre 2013 - Nasce a Palermo la Società Italiana di Timologia (Diego Fabra)
- Cos'è la SITI?
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- La competenza emotiva. Corso di aggiornamento al Liceo Classico Internazionale Statale Giovanni Meli e all’Istituto Professionale di Stato per il Commercio Luigi Einaudi di Palermo
Primo storico convegno di Timologia
L’uso del termine timologia si fa risalire all’inizio del secolo scorso. Se ne ha notizia per l’uso che ne fa l’economista austriaco Ludwig von Mises (1881-1973). A partire dall’assioma dell’azione che afferma che “l’uomo non può non agire”, la prasseologia studia l’efficacia dei comportamenti umani, mentre la timologia quegli aspetti che consentono di inferirvi lo scopo. Mises definisce la timologia la conoscenza dei giudizi e della volontà degli uomini: “La timologia si occupa del contenuto dei pensieri, dei giudizi, dei desideri e delle azioni degli uomini.” (Mises. Teoria e storia)
Successivamente, come si può rilevare dai vocabolari, il concetto viene assimilato ad assiologia, la dottrina dei valori, ma la timologia si distingue da questa, poiché a sua differenza non fa riferimento all’orizzonte filosofico, ma al paradigma interattivo della teoria quantistica e alle neuroscienze.
Il 29 ottobre 2016, a Palermo all’Ospedale Cervello, in sala Fici, si è tenuto il primo convegno di “Timologia: La Scienza delle Emozioni”, organizzato con l’ausilio della Segreteria scientifica di “Stupendamente Ass. Onlus”. Hanno presentato e introdotto l’evento la psichiatra dott.ssa M. Alessandra e il neurologo dott. A. Amato; responsabile scientifico è stata la psichiatra dr.ssa Maria Antonietta Rubino.
Le relazioni hanno trattato i seguenti temi: “Il Perdono Terapeutico”, presentato dal Dott. Carluccio Bonesso
“Emozioni e Psiche”, presentato dalla Dr.ssa Carmela Abbruzzo
“Cuore e ragione: un conflitto necessario?”, presentato dalla Dr.ssa Maria Antonietta Rubino
“Epigenetica: nuove frontiere sulla membrana cellulare”, presentato dal Dott. Diego Fabra
Erano accreditati al convegno circa sessanta tra psichiatri, neurologi, psicologi ed altri uditori invitati.
Il convegno si è concluso nel rispetto dei tempi e del programma previsto.